Il gonfiore addominale

E’ questo un sintomo che consiste nella sensazione di distensione dell’addome, simile a quella che si prova quando si eccede mangiando. In tal caso il gonfiore è fisiologico e dipende dalla eccessiva distensione dello stomaco e della parte alta del piccolo intestino esercitata dal cibo.

Una recente inchiesta eseguita in USA ha dimostrato che circa il  16% delle persone sane avverte un gonfiore intollerabile  almeno una volta al mese.

Un gonfiore patologico, al contrario, viene avvertito dai pazienti affetti da disturbi funzionali dell’apparato digerente quali il colon irritabile e la dispepsia funzionale e questo non ha relazione con la ingestione, in quantità normali o eccessive, di cibo.

Il gonfiore delle patologie funzionali non sempre è accompagnato da distensione addominale evidente con aumento del diametro dell’addome, può essere solo una sensazione di distensione e questo in almeno il 50 % dei pazienti con colon irritabile.

Contrariamente a quello che si crede né il gonfiore né la distensione addominale sono influenzati da fattori psicologici.

Molti pazienti affetti da dispepsia funzionale o da colon irritabile, ma anche molti medici, ritengono che la causa del gonfiore, accompagnato o meno da vera distensione intestinale, sia un aumento di gas nell’intestino; non sembra essere così perché numerosi studi condotti non hanno dimostrato una aumentata produzione di gas da parte dell’intestino.

Gli studi elettromiografici hanno invece dimostrato che la causa del gonfiore nei pazienti con colon irritabile o dispepsia è una anormale distribuzione del contenuto intestinale dovuta ad una contrazione del diaframma e ad un rilassamento dei muscoli addominali a causa di un’alterazione dei riflessi viscero-somatici. In pratica la contrazione del diaframma comporterebbe una discesa dello stesso con diminuzione di volume del cavo addominale e quindi una anomala distribuzione del suo contenuto e di qui il gonfiore, spesso accompagnato anche da distensione addominale vera.

Un’altra patologia simile, la anomala contrazione dei muscoli puborettali, risponde efficacemente alla terapia di biofeedback; questa, alla cui base c’è la teoria comportamentista, potrebbe essere la terapia di scelta anche nei casi di gonfiore addominale dei pazienti funzionali che non rispondono alle terapie convenzionali.

Nicola D’Imperio